Il tempio di Giove e le origini del Colle Capitolino

Autore/curatore: 

Albertoni M.; Damiani I.

Dati: 
2008, 71 p., ill., brossura
editore: 
Mondadori Electa (collana Musei in Comune. Roma)
lingua: 
Italiano
Museo: 
Musei Capitolini
Prezzo: 
30,00

Il tempio di Giove Capitolino era dedicato a Giove Ottimo Massimo, insieme alle altre due divinità della triade capitolina, Giunone e Minerva. La costruzione fu iniziata da Tarquinio Prisco e portata a termine dall'ultimo re di Roma, Tarquinio il Superbo, ma il tempio fu inaugurato solo all'inizio della Repubblica nel 509 a.C. L'edificio templare sorgeva su un alto podio con scalinata di accesso sulla fronte. Doveva essere circondato da un colonnato su tre lati, con altre due file di colonne allineate con quelle della facciata nel profondo pronao che precedeva le tre celle, quella centrale più larga delle altre secondo i canoni del tempio tuscanico. I resti ancora conservati delle fondazioni e del podio, in gran parte al di sotto del Palazzo Caffarelli, sono costituiti da enormi strutture murarie parallele a blocchi di cappellaccio e testimoniano la grande estensione del basamento del tempio. Sul tetto è ricordata una grandiosa quadriga in terracotta, realizzata dall'artista etrusco Vulca di Veio nel VI sec. a.C. su commissione di Tarquinio il Superbo, sostituita poi da una di bronzo all'inizio del III sec. a.C. Il tempio fu ricostruito in marmo dopo la distruzione totale provocata dai violenti incendi dell'83 a.C., del 69 e dell'80 d.C.