Palazzo Caffarelli-Clementino
La costruzione, iniziata da Ascanio Caffarelli nel 1538 sulle proprietà della famiglia nelle immediate adiacenze del Palazzo dei Conservatori, fu completata dopo il 1680.
Si affacciava sul Cortile del Palazzo dei Conservatori ed includeva al suo interno due giardini (il Giardino Caffarelli e quello poi denominato Giardino Romano); il grande portale su Via delle Tre Pile costituiva l'ingresso monumentale alla proprietà.
Il palazzo ha subito nel corso dei secoli molte trasformazioni, che ne hanno alterato la conformazione originaria. Alcune parti superstiti delle volte affrescate sono conservate nel Museo di Roma.
Dall'inizio dell'Ottocento alla fine della prima guerra mondiale l'edificio fu occupato dall'ambasciata di Prussia.
Nel 1918 fu recuperato dal Comune di Roma e parzialmente demolito: al posto dei piani alti dell'ala orientale fu ricavata una grande terrazza (Terrazza Caffarelli), mentre al piano terreno, in parte smantellato per gli scavi del tempio di Giove Capitolino, fu allestito un nuovo settore museale (Museo Mussolini, poi Museo Nuovo).