distacco e restauro della lastra che sancisce i poteri di Vespasiano

Immagine: 
11/11/2008
Musei Capitolini,
Sala del Fauno di Palazzo Nuovo

Cosa ci sarà sul retro della Lex de imperio Vespasiani?

Tracce di lavorazione o di incisione di età romana? O forse tracce del suo impiego nel Medioevo, quando Papa Bonifacio VIII la utilizzava, capovolta, come mensa d’altare?

Dopo 300 anni dalla sua collocazione nella sala del Fauno del Palazzo Nuovo in Campidoglio, la grande lastra di bronzo -“lex de imperio Vespasiani” o “lex Regia” - il prossimo 11 novembre verrà staccata dalla parete per essere avviata al restauro. Un evento, promosso dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma, che riveste un’importanza particolare.

Si tratta infatti di un documento eccezionale per dimensioni (h cm. 164, l. cm. 113), per modalità di realizzazione (il testo fuso e non inciso) e per rilevanza storica. La lastra di bronzo accoglie, infatti, la nota iscrizione del I sec. d.C. che sancisce i poteri dell’imperatore Vespasiano.

L’epigrafe è stata resa celebre da Cola di Rienzo, che ne spiegò ai Romani il testo latino, usandolola impropriamente quale esempio di forza del senato romano e del popolo nel conferimento del potere all’imperatore.

L’esame del retro, dunque, consentirà di acquisire dati utili per la comprensione dell’opera e per ulteriori ipotesi circa l’antica collocazione, a noi ignota, dell’importante testimonianza.

Dopo il distacco dalla parete, avrà inizio il lavoro di restauro della lastra iscritta, grazie al sostegno della Fondazione CITTA’ITALIA, che ha inserito questo lavoro nell’ambito degli interventi programmati in diverse città italiane per la quinta edizione delle Giornate dell’Arte.

Informazioni

Luogo
Musei Capitolini
, Sala del Fauno di Palazzo Nuovo
Orario

11.30

Informazioni

060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 22.30

Tipo
Evento
Sito Web
Giorni di chiusura
Lun

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