Estasi, Morte, Trasfigurazione - Misteri pasquali nella musica del barocco colto e popolare

Concerto che si apre con il testo dello Stabat Mater di Sances, sequenza del XIII secolo attribuita a Jacopone da Todi, una meditazione sulla sofferenza di Maria durante la crocefissione di Cristo.
Tra le festività del cristianesimo la Pasqua, la più importante, è forse quella dalla etimologia più controversa; il termine Pasqua proviene dal greco "pascha", corrispondente all'ebraico "pesah" con il significato di "passaggio, passare oltre". Tertullliano collega la parola "pascha" a "paschein" mutandone così il significato in "soffrire". Ma da "paschein" deriva il sostantivo neutro "pathos", che indica ogni esperienza subita: una afflizione, una emozione dell'anima, addirittura un "atto appassionato".
Questa indeterminatezza di significati contribuisce al fascino della Pasqua, si trasforma in ricchezza e trova nell'espressione musicale un campo fertilissimo dove i compositori del XVI e XVII secolo ne hanno saputo analizzare ogni sfumatura.
Il testo dello "Stabat Mater" di Sances, che apre il programma del concerto, è una sequenza del XIII secolo attribuita a Jacopone da Todi, una meditazione sulla sofferenza di Maria durante la crocefissione e la passione di Cristo a cui fa eco la composizione di Leonardo Giustiniani "Stava ai piè della croce".
Abbiamo voluto costruire, intorno a questi due capolavori un percorso trasversale che cercasse di esplorare proprio tutti quei significati che ruotano intorno alla Pasqua, anche a volte allontanandoci dal contesto sacro: la morte come sofferenza dello Stabat Mater, la morte come "atto appassionato" di passaggio con Dietrich Buxtehude e il suo "Mit Fried und Freud ich fahr dahin" ("Io parto in pace e in gioia") scritto in occasione della perdita del padre; sino ad arrivare al significato di morte come trasformazione e, dunque, come rinascita; dove è la musica stessa, come nel caso delle "glosas" e delle "diferencias" di Cabezon, che continuamente muore, si trasforma, rinasce.
Cast artistico:
"La Vertuosa Compagnia de' Musici di Roma"
Canto: Giorgio Carducci; Flauti: Giulia Bonomo;
Viole da gamba:Maurizio Lopa, Claudia Pasetto, Valentina Nicolai;
Tiorba: Simone Colavecchi;
Percussioni: Andrea Piccioni;
Clavicembalo: Emanuela Pietrocini.
Direzione artistica: Maurizio Lopa
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