Tesori antichi: i gioielli della Collezione Campana
Antico e gusto dell'antico negli splendidi gioielli greci, etruschi, romani e bizantini della collezione, formata a Roma nella prima metà dell'Ottocento dal marchese Giovanni Pietro Campana e ora in gran parte conservata al Museo del Louvre.
La Sala degli Orazi e Curiazi, nel Palazzo dei Conservatori in Campidoglio, ospita una raffinata collezione di oltre duecento esemplari di gioielli greci, etruschi, romani e della tarda antichità che facevano parte della collezione del marchese Giovanni Pietro Campana di Cavelli (1808-1880) e oggi al Louvre.
La raccolta di gioielli, tra le più note nell'Europa del XIX secolo, ebbe un ruolo fondamentale nel rinnovare il gusto della produzione di oreficeria in stile archeologico a Roma. Questo tipo di gioielli era apprezzato fin dall'inizio dell'Ottocento e si ispirava, in origine, alle scoperte fatte a Ercolano e a Pompei nel secolo precedente.
Il marchese Giovanni Pietro Campana intraprese giovanissimo la sua attività di collezionista, ereditando dal nonno e dal padre la passione per l'archeologia e per l'arte.
Nel 1831 divenne prima assistente e poi direttore del Monte di Pietà, un ruolo di rilievo istituzionale che svolgerà dal 1833 al 1857.
Grazie a una solida formazione classica e all'esperienza maturata nel campo dell'archeologia e della ricerca scientifica, ottenne prestigiosi incarichi dall'Amministrazione Pontificia che gli affidò anche la direzione degli scavi di Ostia.
Iniziò così la carriera di amministratore, archeologo, antiquario e la sua avventura di collezionista. Le raccolte di bronzi, sculture, terrecotte, gioielli, dipinti, ceramiche, monete e medaglie provenivano dal mercato antiquario e dagli scavi avviati nelle sue proprietà o da lui promossi nel territorio di Roma e del Lazio. In tal modo il marchese Campana creò progressivamente un museo immenso, ammirato in tutta Europa.
Nel 1857, travolto dal dissesto finanziario, fu costretto all'esilio.
I suoi beni furono confiscati nel 1859 dallo Stato Pontificio, le collezioni sequestrate e poste in vendita. In attesa di trovare un acquirente, la collezione di gioielli venne affidata agli orafi Castellani, che ebbero così la possibilità di sperimentare nuove tecniche di lavorazione e di restauro, dando impulso al rinnovamento della propria produzione di gioielli di squisito gusto archeologico.
Nel 1861 il Governo francese, dopo alcuni acquisti fatti dall'Inghilterra e dalla Russia, acquistò gran parte del resto del museo Campana e la quasi totalità dei gioielli antichi.
Solo la collezione di numismatica, formata da oltre quattrocento esemplari di monete d'oro romane e bizantine, fu opportunamente acquistata dall'Amministrazione Capitolina nel 1873, grazie all'interessamento di Augusto Castellani, allora direttore dei Musei Capitolini.
La Mostra, frutto di un'importante campagna di restauri finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Roma e ideata da Françoise Gaultier, Conservateur en chef au département des Antiquités grecques, étrusque et romaines del Museo del Louvre, e da Catherine Metzger, Conservateur général honoraire dello stesso Dipartimento, dopo essere stata presentata a Parigi, al Museo del Louvre, da ottobre 2005 a gennaio 2006, giunge in Italia per iniziativa del Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali, Sovraintendenza ai Beni Culturali, e grazie alla generosa collaborazione dei direttori del Museo del Louvre, del British Museum, del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, e di numerosi Archivi e Biblioteche, tra i quali la Bibliothèque Nationale de France.
Informazioni
9.00-20.00
la biglietteria chiude un'ora prima
biglietto unico integrato Musei Capitolini + Mostra: € 8.00 intero € 6.00 ridotto
biglietto solo mostra: € 4,50 intero € 2,50 ridotto
gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
tel. 06 82059127
tutti i giorni 9.00-19.30