Imago Urbis Romae

Nella splendida cornice delle sale di Palazzo dei Conservatori, la mostra Imago Urbis Romae, intende offrire una suggestiva carrellata sulla configurazione urbanistica e paesaggistica che nel corso dei secoli ha connotato la città mediante un repertorio di opere che, privilegiando l'aspetto 'spettacolare', restituiscono l'immagine dei luoghi più rappresentativi di Roma.
Attraverso circa un centinaio di esemplari (oli, incisioni, disegni e acquerelli) si ripercorrono i grandiosi momenti di una tradizione cartografica e vedutistica di portata eccezionale dedicata all' Urbe nel corso di tre secoli che vedono man mano emergere accanto al tradizionale aspetto classico e alla valenza spirituale della città, un carattere nuovo, di 'naturale' monumentalità che artisti e viaggiatori riconoscono sempre più come proprio di Roma dove, come scrive Stendhal, "una semplice baracca è spesso monumentale".

Il percorso espositivo si articola in sei sezioni: Roma Moderna, i Grandi Panorami, le Vedute, Roma Antica, il Tevere e le sue sponde, S. Pietro e il Vaticano.
La prima sezione dedicata al 'ritratto' di Roma Moderna si apre con due vedute di Giovanni Paolo Panini Piazza di Monte Cavallo e Piazza Santa Maria Maggiore eccezionalmente concesse dal Quirinale, per approdare al vedutismo analitico di Gaspar van Wittel capace di rendere con precisione topografica e realismo i contesti urbani e le architetture rappresentate come nelle vedute Piazza e palazzo di Monte Cavallo e Piazza del Popolo.
Tra le " Vedute" si succedono importanti esemplari di Israel Silvestre, Giuseppe Vasi, Julius Eugen Ruhl, Wilhem Noak, Alfred Guesdon, ognuno prototipo per una infinita serie di repliche e aggiornamenti.
Quella dedicata ai " Grandi Panorami" è una sezione ricca di importanti prestiti provenienti dall'estero, come la straordinaria sequenza di 9 fogli di Louis-François Cassas della Bibliothèque Mazarine, mai vista in Italia, la veduta di Claude Lorrain che illustra Trinità dei Monti della National Gallery di Londra per la prima volta presentata in una rassegna fuori dall'Inghilterra e, infine, lo splendido Panorama da Monte Mario di Giovan Battista Lusieri della Gemäldegalerie der Akademie der Bildenden Künste di Vienna.
" Roma Antica" è dedicata ai 'ritratti' di singoli monumenti: i Fori, il Colosseo, il Pantheon, la Basilica di Massenzio ritornano nei dipinti, tra gli altri, di Wilhelm Van Nieulandt, Canaletto del Szépmüvészeti Múzeum di Budapest, Jan Frans Van Bloemen, Bernardo Bellotto, Abraham Louis Ducros del Goethe-Museum di Düsseldorf, François Marius Granet del Musée Granet di Aix-en Provence, e Ippolito Caffi.
Nella successiva sezione dedicata al Tevere e le sue sponde una tela proveniente dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid si impone per la sua eccentricità: la Veduta di Roma con porto fluviale e Castel Sant'Angelo, firmata IDM, opera di pittore della cerchia di Joss de Momper.
Infine a conclusione del percorso San Pietro e il Vaticano con due opere - seppur particolarmente significative - quali Piazza San Pietro di Panini e Le Mura Vaticane di Thomas Jones.

La mostra, promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali - Sovraintendenza ai Beni Culturali, è a cura di Cesare De Seta.