La Pasqua dei bambini

Cacce al tesoro tematiche e laboratori gratuiti per bambini nelle sale dei Musei Capitolini.
CACCE AL TESORO
Chi ha rapito Marco Aurelio?
Un viaggio nella storia e nella mitologia antica per scoprire chi tra i tanti personaggi raffigurati nelle statue dei Musei Capitolini ha rapito l’imperatore romano Marco Aurelio.
La bellissima Venere Esquilina, madre di Cupido e simbolo dell’amore? Il Centauro, creatura per metà uomo e per metà cavallo? Commodo, figlio di Faustina e Marco Aurelio che, geloso della grandezza del padre, cercò per tutta la vita di imitarlo? La bellissima Amazzone, donna guerriera? L’Ercole combattente, figlio di Alcmena e Zeus, celebre per la sua immensa forza? O Marsia, il combattente suonatore di flauto che osò sfidare Apollo in una gara?
I bambini ascolteranno le storie di tutti gli indiziati ed infine scopriranno chi ha rapito Marco Aurelio e perché.
La favola di Amore e Psiche
La storia di Amore e Psiche, una delle più belle storie d’amore della mitologia antica, viene raccontata ai bambini che poi sono invitati a cercare i protagonisti nelle sale del Museo e inventare un nuovo finale per il racconto.
Psiche era una donna bellissima, corteggiata da tanti ammiratori che per lei trascuravano il culto di Venere, dea dell’amore. Quest’ultima, irata, mandò suo figlio Cupido da Psiche con lo scopo di farla innamorare di un terribile mostro, ma egli stesso si innamorò della ragazza. La nascose in un palazzo segreto dove le faceva visita ogni notte coperto dall’oscurità, dicendole che non avrebbe mai dovuto guardarlo alla luce del sole. Ma Psiche, curiosa di sapere chi fosse il suo amante, entrò nella stanza dove Cupido dormiva e gettò accidentalmente l’olio bollente della sua lanterna sul dio dell’amore che fuggì. Psiche iniziò a cercarlo ovunque, ma Venere la ostacolò con tutta una serie di malefici. Alla fine i due amanti si riunirono, si sposarono e Cupido portò la fanciulla sull’Olimpo da Zeus, che la fece diventare immortale. Psiche è considerata nella mitologia il simbolo dell’anima.
Molti dipinti e sculture la raffigurano con un paio di ali di farfalla, perché questo animale rappresenta nel simbolismo cristiano la Resurrezione di Cristo. Per questo motivo Psiche in molti casi viene vista come l’immagine dell’anima umana che al momento della morte vola via e abbandona il corpo.
Chi l’ha visto? Caccia al personaggio
Un’affascinante passeggiata tra le splendide sale dei Musei Capitolini porta i bambini alla scoperta di tanti personaggi fantastici. Ognuno sceglie il suo preferito e, dopo averne individuato il simbolo, può disegnarlo con fantasia e creatività.
Il primo personaggio ad apparire è Minerva, statua alta più di tre metri collocata nell’atrio del museo che raffigura la dea della saggezza, delle arti e delle scienze. A metà dell’atrio si apre il cortile, chiuso sul fondo da una grande parete con una fontana sormontata da una statua che alcuni studiosi hanno identificato come la raffigurazione del Tevere. A lato della fontana, dentro le nicchie, ci sono due figure di Satiri, le creature delle colline e dei boschi, metà uomini e metà animali. Quindi appare Pan, dio delle greggi, della fertilità, dei pastori, delle foreste e della vita selvaggia. Nella galleria si incontra uno dei personaggi più importanti della mitologia, Ercole, celebre per la sua immensa forza. Tra i tanti personaggi raffigurati nel salone, si incontra anche Apollo, Dio della musica, della poesia, della scienza e della filosofia. Infine si raggiunge la sala del Fauno, così chiamata per la bellissima scultura in marmo rosso antico che si trova al centro dello spazio e che raffigura la divinità romana delle greggi e dei pastori.
LABORATORI
La storia del Campidoglio dall’epoca arcaica ai nostri giorni
Attraverso immagini che raffigurano il Campidoglio nel corso dei secoli i bambini vengono condotti in un viaggio nelle sue trasformazioni architettoniche e funzionali dall’epoca arcaica fino ai giorni nostri.
Scavi archeologici hanno riscontrato tracce di insediamento in Campidoglio già a partire dall’Età di Bronzo finale (1200-1000 a.C.).
Su questo stesso colle i Tarquini, ultimi re di Roma, costruiranno il Tempio di Giove Capitolino, simbolo della civiltà romana e méta di tutti i generali di ritorno vittoriosi dalle battaglie.
Quindi, a partire dal XIII secolo, il Campidoglio diventerà la sede del Senato Romano.
Nel Quattrocento il Palazzo Senatorio appare come una fortezza munita di torri. I cambiamenti proseguono nel 1537, quando Paolo III Farnese dà l’incarico a Michelangelo di trasferire al centro della piazza la statua equestre di Marco Aurelio e di modificare tutta l’area. E ancora, nel 1563 sotto il pontificato di Pio IV, si trasforma il Palazzo dei Conservatori. Il progetto di Michelangelo verrà completato solo con l’inizio della costruzione del Palazzo Nuovo nel 1603 e terminato nel 1667.
Capire le immagini
I meccanismi della percezione visiva
Utilizzando i dipinti e le sculture che i bambini possono osservare all’interno dei Musei Capitolini viene approfondito il concetto di percezione visiva - attività fondamentale per la conoscenza del mondo - ed i criteri che segue il nostro cervello per associare all’immagine un nome.
Infatti per conoscere le immagini non basta solo guardarle, ma occorre che il cervello le identifichi e le capisca. Tutto ciò che si conosce è raccolto in un grande contenitore che si arricchisce giorno per giorno: la memoria, ma quando ci si trova di fronte a qualcosa di nuovo non si attiva il processo di riconoscimento.
Produrre le immagini
I codici del linguaggio visivo: disegno, pittura, scultura, architettura, oggetti e mass media
Osservando le opere esposte al Museo, i bambini imparano le tecniche le diverse tecniche del disegno (matita, grafica, carboncino, penna), del dipinto, della scultura (creta, marmo, pietra, metallo, legno) ed i segreti dei materiali utilizzabili, ma imparano anche cos’è l’architettura e cosa sono i mass media.
In questo modo comprendono che, quando si desidera comunicare qualcosa, bisogna scegliere il modo più adatto per trasmettere il messaggio e che quindi è necessario conoscere i diversi codici e strumenti della comunicazione.
I grandi temi della comunicazione
Il paesaggio, la natura morta, la figura umana, gli animali
I bambini osservano le opere esposte e imparano a decifrare e riconoscere le tecniche e i differenti soggetti adoperati dagli artisti per comunicare.
L’arte infatti utilizza temi diversi per esprimersi, scoprendoli nelle cose che ci circondano, nella natura, negli uomini, negli animali e negli oggetti.
Ma ognuno di questi temi nasconde in sé molti altri significati, un paesaggio può essere naturale ma anche simbolico o di fantasia. Così come gli esseri umani possono essere rappresentati in vari atteggiamenti, con diverse espressioni, ognuna delle quali può trasmettere una diversa emozione.
Informazioni
5 aprile: ore 9.00-11.00; 11.00-13.00
6 - 9 aprile: ore 9.00-11.00; 11.00-13.00; 15.00-17.00; 17.00-19.00
10 aprile: ore 9.00-11.00; 11.00-13.00
Gratuito
È consigliata la prenotazione al numero 06 82059127 (tutti i giorni 09.00-19.30)