Leonardo. L'autoritratto
AA.VV.
Il piccolo catalogo illustra e documenta la storia della celeberrima opera di Leonardo, l'Autoritratto, che fa parte, insieme ad altri 12 disegni autografi di Leonardo da Vinci, della ricca collezione grafica italiana e straniera dei secoli XV-XIX della Biblioteca Reale di Torino acquistata da re Carlo Alberto nel 1839 dall'antiquario Giovanni Volpato. L'unico autoritratto riconosciuto dell'artista mostra, con tratto preciso e cura del particolare, un volto di una straordinaria intensità. Sul margine inferiore, in scrittura non leonardesca, compare la scritta: "Leonardus Vincius Ritratto di se stesso assai vechio". Il disegno manifesta il viso di un uomo canuto, con lunghi capelli e lunga barba, calvo alla sommità della testa. Lo sguardo corrucciato è rivolto a destra, con un'espressione seria e leggermente severa. I dettagli molto curati del volto lasciano il posto a poche linee nella parte alta della fronte, creando l'effetto di un cranio calvo. I segni del tempo sono manifesti nel viso, che presenta rughe profonde sulla fronte, attorno agli occhi, sulla bocca, lungo le guance. Per quanto siano state avanzate nel tempo ipotesi alternative, che individuano nel ritratto l'immagine di antichi filosofi, da Pitagora a Demostene, o il viso del padre di Leonardo, Piero da Vinci, il volto dell'Autoritratto identifica Leonardo in ogni parte del mondo.