Una Babele di lingue, divinità e culture nella Roma imperiale

I Musei Capitolini offrono l’opportunità di far rivivere, attaverso sussidi didattici e con l’esplorazione tattile di manufatti differenti, quella società del mondo antico caratterizzata dalla convivenza di popoli, lingue e culti diversi.

Il percorso prende in esame invocazioni e preghiere agli dei soffermandosi su iscrizioni bilingui o trilingui, in latino, greco e siriaco e su alcune affascinanti sculture legate a culti orientali (Iside, Artemide efesina, Sole, ecc.).
Divinità esotiche che, introdotte nell’Urbe gradualmente dai nuovi cittadini, insieme a riti e usanze prima sconosciute, e talvolta adorate dagli stessi imperatori, avevano finito per convivere più o meno pacificamente con la religione tradizionale conquistando sempre più adepti, in attesa che l’Editto di Costantino (313 d.C.) garantisse la libertà di professare qualsiasi culto.