Presentazione di due volumi su Guido Reni
Appuntamento nell'ambito della rassegna Libri al museo, un ciclo di presentazioni di volumi a tema storico-artistico.
Presentazione di due volumi su Guido Reni:
- Ed in vano l'ho cercate in terra. Guido Reni teorico del bello ideale
di Stefano Pierguidi - Humanista delle tele. Guido Reni pittore dei poeti
di Giulia Iseppi, Beatrice Tomei
Intervengono:
Ilaria Miarelli Mariani Direttrice della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina
David Garcia Cueto Museo Nacional del Prado
Raffaella Morselli Università degli Studi di Teramo
Emilio Russo Sapienza Università di Roma
Sono presenti gli autori.
Ed in vano l’ho cercate in terra. Guido Reni teorico del bello ideale
Nella Roma dei primi decenni del Seicento il dibattito critico intorno alla pittura fu straordinariamente vivace, e ad animarlo, prima ancora di teorici quali Giovanni Battista Agucchi e Giulio Mancini, erano gli artisti. Fin dal suo esordio nell’Urbe, nel 1600, Guido Reni fu uno dei protagonisti di quel palcoscenico, proponendo la propria visione teorica della pittura attraverso alcuni capolavori che erano anche programmatiche dichiarazioni d’intenti. Attraverso queste il pittore bolognese costruì la propria identità di artista, ben distinta non solo da quella di Caravaggio, ma anche da quelle di Annibale Carracci e del suo maggiore allievo, Domenichino; e, poi, da quella di Guercino. Questo libro punta a ricostruire la teoria artistica di Guido a partire dall’analisi dei suoi dipinti più significativi, letti nel quadro delle controversie contemporanee, in un dialogo serrato con le fonti della letteratura artistica seicentesca, da Francesco Scannelli a Giovan Pietro Bellori.
Humanista delle tele. Guido Reni pittore dei poeti
La storiografia non ha mai taciuto l’importanza dei rapporti che Guido Reni, protagonista indiscusso dell’arte barocca europea, stabilì con i poeti del suo tempo. Forte di una fama presto altisonante tra i contemporanei, il pittore attirò nel suo atelier letterati con cui instaurò rapporti di amicizia, committenza e servizio, intessendo una trama di relazioni ricca e complessa che, se ripercorsa, rivela aspetti inediti della sua produzione artistica. Ammirato e bramato da Giovan Battista Marino, amico dei letterati bolognesi da Cesare Rinaldi a Ridolfo Campeggi, la sua pittura assorbì gli effetti del dialogo intrattenuto con i maggiori scrittori del suo tempo, e restituisce ai moderni una catena di intrecci che si estende da Bologna a Roma, dall’Accademia dei Gelati a quella degli Umoristi. Proprio questi intrecci sono al centro delle indagini contenute nel presente volume, con cui le ricerche su Reni intraprendono per la prima volta uno studio sistematico dei temi e dei processi che hanno caratterizzato gli incontri tra le opere dell’artista e i testi coevi. Le fonti interrogate dalle autrici, che affiancano alle sempre imprescindibili biografie reniane la produzione letteraria del suo tempo, arricchiscono di episodi nuovi la storia del mercato letterario e collezionistico tra Bologna e Roma, e, oltre ad aggiungere importanti tasselli al catalogo iconografico reniano, permettono di osservare con gli occhi dei contemporanei la crescita della fama di Guido. Seguendo le tracce di un percorso che inizia nei primi anni del secolo e arriva agli anni Trenta, saranno proprio le penne dei poeti vicini a Reni a descrivere per prime la fortuna del pittore “di paradiso”.
Informazioni
Venerdì 20 ottobre 2023
ore 17.30
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
tel 060608 tutti i giorni ore 9.00 - 19.00
L’iniziativa è promossa da Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.