Galleria

All'estremità nord-est della galleria si è conservato un buon esempio delle volte a padiglione che ne costituivano la copertura, quasi completamente nascoste dagli interventi successivi. 
Sulla parete della galleria è affisso un grande frammento di architrave marmorea proveniente dal tempio della Concordia nel Foro Romano, databile nel I sec. C.. 
Le grandi arcate della galleria, chiuse nel Medioevo per adattare la costruzione a fortezza e solo in parte ripristinate, costituiscono un punto privilegiato di affaccio sull'area archeologica del Foro Romano con lo sfondo del Colosseo e del Palatino.

Tabularium - Galleria

Nel fronte sul Foro Romano, in opera quadrata di pietra gabina (qualità di tufo proveniente dalla zone dell’antica città di Gabii), si aprono le grandi arcate della galleria porticata che, come un grande ponte, doveva mettere in comunicazione le due parti del colle. Essa è costituita da 11 campate, originariamente coperte con volte a padiglione, sostenute da pilastri in pietra gabina con capitelli e cornici in travertino; l’ultima campata verso Est conserva in parte la volta originale. 

Sulla galleria si affacciavano 5 ambienti ciechi, simili e paralleli.

Una ripida scala, non più praticabile e interna alla substructio, collega il piano del Foro Romano con quello del tempio di Veiove; una seconda rampa, opposta alla prima e conservata solo in parte, congiungeva poi quest’ultimo con i piani superiori del Tabularium e probabilmente con l’archivio.

Al centro del corridoio una lastra di vetro chiude un pozzetto di aereazione di un condotto idrico realizzato in età flavia nella galleria inferiore.

Grande frammento di architrave
Elemento architettonico
I secolo d.C.